
Donazione di sangue e plasma in memoria di Falcone, Borsellino e Livatino: a Roccapalumba, Partinico e Carini il 21 settembre l’ultima giornata Avis
18 settembre 2025 – I presidenti di Avis Sicilia e Palermo, Salvatore Calafiore e Luigi Spicola (vicepresidente dell’Omceo), hanno presentato ieri, 17 settembre 2025) a Villa Magnisi le attività delle Avis provinciali e l’ultimo appuntamento del ciclo di giornate dedicate alla donazione di sangue e plasma contrassegnate dal claim "Il sangue non si versa: si dona". L’iniziativa, istituita con decreto del presidente della Regione in memoria dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, delle loro scorte e del giudice Rosario Livatino, è sostenuta dal Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato alla Salute, guidato da Giacomo Scalzo, e dal Centro regionale sangue diretto da Maria Luisa Ventura. Accogliendo l’invito, le associazioni di volontariato del sangue siciliane hanno organizzato raccolte e momenti di sensibilizzazione.
In occasione del 35° anniversario dell’assassinio del giudice Livatino, domenica 21 settembre, dalle ore 8 alle 12, si svolgerà il terzo e ultimo appuntamento di donazione. Le autoemoteche Avis saranno operative in tre sedi: viale della Repubblica 7 a Carini, via Principe Amedeo 63 a Partinico e via Umberto I a Roccapalumba.
Durante la presentazione sono emersi due aspetti centrali: il fabbisogno crescente di plasma, che in Sicilia resta sotto il livello di autosufficienza, e il valore della sinergia tra realtà associative e istituzioni, condizione indispensabile per rafforzare la rete trasfusionale e garantire cure adeguate a tutti i pazienti.
"Riusciamo a coprire il fabbisogno di sangue – ha spiegato Calafiore – anche se nel periodo estivo emergono criticità dovute al calo delle donazioni. La vera emergenza oggi è il plasma. Ne raccogliamo circa il 20% in meno rispetto al fabbisogno regionale. Il problema è la disponibilità dei separatori cellulari: in alcune realtà ci sono e il plasma viene raccolto, in altre ci sarebbero le potenzialità ma i separatori mancano. Avis di Ragusa, ad esempio, dispone di 38 separatori e produce quantità eccellenti, mentre Palermo ne ha soltanto uno. Lo squilibrio è evidente: anche con più donatori, senza separatori non si può raccogliere plasma. Serve quindi un intervento in sinergia tra Centro regionale sangue, assessorato alla Salute, Asp e Policlinici".
Anche Spicola ha ribadito: "In Sicilia abbiamo una cronica carenza di plasma e una relativa carenza di globuli rossi. Molti donatori storici escono naturalmente dal gruppo ed è quindi fondamentale coinvolgere le nuove generazioni nei luoghi di aggregazione, dalle scuole agli ambienti di lavoro. I medici di famiglia possono avere un ruolo decisivo, rassicurando i pazienti sulla sicurezza della donazione e promuovendo la cultura del dono". Richiamando il valore simbolico dell’iniziativa, Spicola ha aggiunto: "Il sangue di Livatino fu purtroppo versato tragicamente, noi invitiamo invece i cittadini a donare il proprio. Il claim scelto, 'Il sangue non si versa: si dona', riassume perfettamente questo messaggio".
Il ciclo, a sostegno del progetto di ampliamento della platea dei donatori, è stato avviato il 23 maggio scorso a Capaci in ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta ed è proseguito il 19 luglio a Palermo nell’anniversario della strage di via D’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino con i cinque agenti che lo accompagnavano.