Influenza stagione 2012-2013: il documento del ministero
Allo stato attuale in Ue non sono stati rilevati virus dell’influenza suina A(H3N2) ''Copertura minima al 75% e al 95% ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio''. Questo l'obiettivo perseguito dal ministero della Salute in vista della campagna vaccinale influenzale pianificata per la stagione 2012-2013. Come per le influenze degli anni scorsi le raccomandazioni del ministero inlcudono le misure di igiene e protezione individuale, l’elenco della categorie fragili a cui verrà offerta gratuitamente la vaccinazione, le informazioni sulla nuova influenza. L'influenza, si legge nel documento, costituisce un importante problema di Sanità Pubblica a causa del numero alto di casi che si verificano in ogni stagione, statistica che dipende dalla trasmissibilità dei virus influenzali circolanti. Alcuni studi hanno messo in evidenza negli ultimi anni però un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si verificano, di tanto in tanto, in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate, anche se questo è un evento raro. Le epidemie influenzali annuali sono associate a elevata morbilità e mortalità. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che in media circa 40.000 persone muoiano prematuramente ogni anno a causa dell’influenza nell'UE. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. Per ogni decesso corrispondono molti più ricoveri derivanti da complicazioni. In Italia, l’andamento stagionale delle sindromi simil influenzali (influenza-like-illness, ILI) è rilevato attraverso la rete di medici sentinella, Influnet. I dati forniti dal sistema di rilevazione, attivo dal 1999, hanno permesso di stimare che le ILI interessano ogni anno il 4-12% della popolazione italiana, a seconda delle caratteristiche del virus influenzale circolante in una data stagione. In riferimento alla stagione passata nel documento si pone in valore la sorveglianza epidemiologica attuata durante la stagione 2011-2012. Ma vediamo in sisntesi le valutazioni del rischio per la popolazione dell'Ue operate dall'ECDC: Per concludere:
Una delle caratteristiche delle influenze che si presentano In Europa è la frequenza e ricorrenza annuale, in corrispondenza della stagione invernale, con ricadute nella bassa primavera. I vaccini costituiscono la forma pià efficace di prevenzione, anche nei casi in cui le sindromi influenzali si presentini in maniera asintomatica, senza cioè i classici sintomi della febbre, tosse, mal di gola, dei dolori muscolari e delle articolazioni, delle cefalea e dei disturbi intestinali. I casi gravi di influenza possono essere causati direttamente dai virus influenzali o da sovra infezioni batteriche o virali che si verificano dopo che il virus influenzale ha procurato un danno immunitario a livello delle basse vie respiratorie. Per quanto concerne le categorie 'fragili' i casi gravi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e in determinate categorie di rischio, quali ad esempio il diabete, le malattie immunitarie o cardiovascolari e le patologie respiratorie.
Nel documenti viene ricordato, altresì, ''che una caratteristica comune dei virus che causano pandemie influenzali è quella di continuare a circolare e presentarsi in ondate successive, che nei Paesi a clima temperato si sviluppano prevalentemente nelle stagioni autunno-invernali successive alla comparsa del nuovo virus''.
''Tra settembre 2011 e gennaio 2012 - si legge nella circolare - sono stati segnalati casi di influenza in tutti i continenti, caratterizzati però da una diversa componente virologica. Infatti l’influenza A(H3N2) ha avuto diffusione soprattutto in Europa, in molti Paesi americani, in nord Africa e in alcuni Stati asiatici.
Al contrario la circolazione del virus A(H1N1)pdm09 è stata riscontrata in pochi Paesi dell’Asia e dell’America centrale, con un’intensa attività in Messico tra dicembre 2011 e gennaio 2012.
Tra luglio 2011 e aprile 2012 sono stati notificati, in sei Stati degli USA, tredici casi di infezioni umane da nuovo virus influenzale A(H3N2)v, di origine suina. Da aprile 2012 al 9 agosto 2012 sono stati segnalati da nove Stati, soprattutto in Indiana e Ohio, più di 150 casi di infezioni dallo stesso ceppo virale. Il 93% dei casi ha un’età inferiore ai 18 anni. Non sono stati riscontrati complicazioni gravi. La maggior parte dei casi è stata a contatto diretto con suini o ha partecipato a fiere agricole. E’ stata segnalata una limitata e non sostenuta trasmissione interumana, da uomo a uomo. Gli studi sierologici hanno evidenziato che i bambini più piccoli sono più suscettibili a tale infezione. Gli attuali vaccini contro l'influenza stagionale non forniscono protezione nei confronti di questo ceppo virale''.
1. I virus dell’influenza A(H3N2)v di origine suina, attualmente, non rappresentano un rischio grave per la salute umana in generale e, in particolare, in Europa.
2. I Paesi europei devono essere preparati per rilevare le eventuali infezioni umane, da tale ceppo virale, che dovessero verificarsi.
3. E’ essenziale, per la sorveglianza della salute umana, disporre di informazioni tempestive sulla circolazione dei virus influenzali tra i suini nei Paesi europei''.