LE MICROPLASTICHE TRA LE CAUSE DEI TUMORI ALLA PROSTATA E DISFUNZIONE ERETTILE
In Sicilia diversi centri di alta specializzazione
"Il tumore alla prostata è la neoplasia più diffusa negli uomini. Ogni anno in Italia si registrano 36mila nuovi e oltre 7000 decessi, con una maggiore incidenza in Sicilia, dove rappresenta il 17,3% dei carcinomi. Inoltre, negli ultimi dieci anni la disfunzione erettile è aumentata del 112%, con un larghissimo sommerso: solo il 13 % chiede aiuto all'andrologo e a richiederlo è prevalentemente la donna. Tra le prime cause dell'escalation, la scarsa prevenzione, soprattutto nei casi di familiarità, e fattori legati all'inquinamento ambientale, a partire dai danni prodotti all'organismo dalle nano e microplastiche: la stima è di circa 230mila tonnellate di rifiuti plastici riversati nei mari del mondo che avvelenano l'ambiente". Questi i dati "sconfortanti" sintetizzati dall'urologo e andrologo Danilo Di Trapani, che ha riunito all'Hotel La Torre di Palermo, il 24 e 25 novembre, relatori italiani e stranieri per un confronto in occasione del convegno "Palermo, capitale della normalità".
A fronte di un quadro allarmante, la buona notizia è che l'Isola è pronta con soluzioni tecnologicamente avanzate e di alta specializzazione. "Stenta però nell'approccio multidisciplinare che è invece determinante come dimostrano le evidenze di questo evento - ha detto il presidente dell'Omceo di Palermo Toti Amato, componente del direttivo Fnomceo -". Che ha aggiunto:
"Oggi abbiamo le tecnologie necessarie ma manca una vera consapevolezza sull’importanza della multidisciplinarietà delle cure. Si tratta di una trasformazione culturale che investe non soltanto il mondo medico e istituzionale, ma anche religiosi e cittadini perché nell'incrocio tra etica religiosa e medica, la medicina tecnologica impone una condotta rispettosa della dignità della persona su questioni importanti che influenzano il paziente nel momento più difficile della sua vita".
Presenti all'evento, infatti, anche religiosi di professione cattolica, ebraica e musulmana con i quali si è aperto un confronto sull'infibulazione e la mutilazione dei genitali femminili esterni. "Una pratica immorale che solo in Italia conta circa 2000 casi all'anno" ha commentato Di Trapani, responsabile scientifico dei lavori".
Passando alla disfunzione erettile ci sono ottime possibilità di cura grazie ai farmaci, le onde d'urto e le protesi. "I farmaci di nuova generazione ad esempio - ha spiegato l'andrologo - prevedono una somministrazione diversa rispetto al passato e hanno effetti immediati. Riguardo le protesi, i centri siciliani sono altamente specializzati. S'impiantano una sessantina di protesi l'anno e sono esteticamente perfette".
"Anche sul piano tecnologico non siamo secondi a nessuno - ha concluso Di Trapani -. "Sul territorio ci sono ben sette piattaforme robotiche già attive che offrono risposte positive. Grazie alla robotica, in caso di tumore alla prostata non aggressivo invece di intervenire subito si mette l'organo in sorveglianza attiva, cioè a controlli ravvicinati. Non è detto infatti che il tumore vada avanti"