SALUTE E GIUSTIZIA ASSIMILABILI NEGLI ASPETTI ETICI E DEONTOLOGICI
Chiusi i lavori del convegno “Paolo Giaccone. Un medico, un eroe normale”
"La professione medica impone obblighi di legge la cui conoscenza teorica dovrebbe essere bagaglio di ognuno di noi: ma solo l’esperienza ed il buon senso, la riservatezza ove occorra e la valutazione dell’interesse pubblico e dell’interesse del singolo nelle varie contingenze della professione quotidiana, la serietà e l’umiltà con cui ogni medico si avvicina al paziente ed alla professione stessa possono consentire che ogni medico ogni giorno ricavi insegnamenti sempre nuovi, pronto eventualmente a rispondere dei propri errori che saranno inevitabili e che non necessariamente saranno condannabili e condannati". Lo annotò per i suoi studenti Paolo Giaccone, il medico legale ucciso dalla mafia il 21 marzo 1929.
"Paolo Giaccone era un lion. Il suo messaggio oggi è la sua eredità e l'obiettivo di questa giornata, che vuole offrire alle nuove generazioni di medici e avvocati una solida base di conoscenze etiche e deontologiche per una professione rispettosa e responsabile in tempi in cui il sistema valoriale è spesso messo in crisi". Lo ha detto, sabato 27 maggio al Policlinico universitario di Palermo, il neurochirurgo Marika Tutino, presidente dal Lions Club Palermo Host, presentando i lavori del convegno “Paolo Giaccone. Un medico, un eroe normale”, promosso dall'associazione in collaborazione con l'Ordine dei medici di Palermo.
Una giornata di riflessione per tanti giovani professionisti, che hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con autorevoli esperti, che hanno condiviso esperienze e competenze per offrire una prospettiva chiara sulle sfide etiche e deontologiche che si troveranno ad affrontare quotidianamente.
"I medici sono i veri custodi della salute e ogni loro pratica richiede non solo competenza, ma una profonda consapevolezza delle responsabilità etiche con cui misurarsi sempre nella relazione e nella cura dei pazienti", ha detto il presidente dell'Omceo di Palermo Toti Amato, componente del direttivo della Fnomceo, sottolineando l'importanza di una comunicazione efficace, corretta e compassionevole. "Una pratica medica - ha aggiunto - basata sull'equità e la qualità delle cure, il rispetto della dignità umana e dei principi deontologici non solo contribuirà a una migliore attività clinica, ma rafforzerà anche la fiducia dei pazienti in tutta la classe medica".
A rappresentare l'istituzione ordinistica anche lo specialista in medicina legale Davide Albano, nonché consigliere dell'Omceo. "La figura di un medico legale - ha spiegato - racchiude tutte le competenze mediche e una grande quantità di conoscenza giuridica, necessaria per indagare sulle cause e le implicazioni forensi di un caso clinico che interessa i due ambiti professionali. Gli aspetti deontologici devono essere alla base di quest'attività che richiede degli standard metodologici e accertativi nonché dei necessari requisiti etici per poter fornire evidenze nelle aule di giustizia".
Ai lavori hanno partecipato autorità civili e militari. Tra gli altri, il rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, il procuratore generale della Repubblica Lia Sava, il Presidente della Corte di Appello di Palermo Matteo Frasca, l'assessore regionale della Famiglia Nunzia Albano, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo Dario Greco.