Maggiore tutela per i medici aggrediti: inviata una istanza al Procuratore Lo Voi
L'ordine chiede notizia dei procedimenti penali nei quali un sanitario dovesse risultare coinvolto sia come indagato che come persona offesa.
È stata inviata il 10 maggio una nota al Procuratore Lo Voi nella quale si chiede, nei termini e nelle forme di legge, la notizia dei procedimenti penali nei quali un sanitario dovesse risultare coinvolto sia come indagato che come persona offesa.
L'ordine, infatti, si costituirà parte civile e valuterà l’opportunità dell’instaurazione di eventuali procedimenti disciplinari nei confronti di propri iscritti che in virtù di condotte astrattamente illecite dovessero infrangere norme deontologiche.
Al contempo, la superiore istanza è motivata dall’irrinunciabile e doverosa tutela che l’Ordine deve garantire ai propri iscritti attraverso l’adozione di azioni risarcitorie in sede giudiziaria nei confronti di tutti coloro i quali dovessero porre in essere azioni criminose ai danni di un medico.
In particolare, come noto, da tempo il personale sanitario è vittima di inopinate aggressioni presso i diversi nosocomi cittadini, rendendo di fatto i presidi medici luoghi di frontiera esposti ad ogni genere di atto criminoso con manifesto nocumento all’irrinunciabile diritto alla salute che il medico è chiamato a garantire e che, con grande difficoltà, continua a tutelare nel territorio palermitano.
La recrudescenza di siffatti fenomeni di straordinaria inciviltà è attestata da sempre più frequenti episodi, riportati anche dalle cronache locali, che hanno tra l’altro imposto lo svolgimento di un sit-in della categoria indetto per sollevare ed attenzionare la collettività circa l’emergenza sociale attualmente in atto.