Comunicato Stampa ANMEFI
Centinaia di medici fiscali INPS sottoscrivono un documento perché si attivi il polo unico della medicina fiscale
Ancora nessuna novità per i 1380 medici fiscali INPS, che dal maggio 2013 hanno visto ridursi notevolmente il carico di lavoro, con evidente incentivazione all'assenteismo, da cui deriva l'inevitabile danno all'Erario dello Stato Italiano.
Dopo sedici mesi in cui i Medici Fiscali Inps si sono confrontati con la difficile situazione venutasi a creare in seguito alla decisione dell'Ente di Previdenza di ridurre drasticamente i controlli medici sui Lavoratori in malattia, parte su scala nazionale una sottoscrizione alla quale hanno aderito oltre quattrocento medici. L'iniziativa è stata promossa in questi giorni dall'Associazione Nazionale dei Medici Fiscali, l'organizzazione di categoria dei professionisti adibiti alla mansione di controllo dei lavoratori in malattia, fortemente preoccupata per il perdurare della condizione di stallo lavorativo, con ripercussioni anche sulle Casse dello Stato.
L'Anmefi con tale iniziativa intende battersi per il riconoscimento e la tutela di una figura professionale che svolge una funzione della massima importanza per il contenimento della spesa pubblica, argomento di assoluta attualità e priorità, al primo posto nell'agenda di programma di ogni Governo dei Paesi europei, Italia in primis.
Tali importanti funzioni del medico di controllo INPS e della sua attività a sostegno dell'Erario sono state ribadite nelle conclusioni della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che ha tenuto un'Indagine conoscitiva sull'organizzazione dell’attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di Salute del dipendente assente per malattia, durata alcuni mesi e conclusa il 27 maggio scorso.
La stessa autorevole commissione ha auspicato il trasferimento della titolarità esclusiva del servizio della Medicina Fiscale all’INPS, in linea con quanto espresso dal rappresentante del dipartimento della Funzione Pubblica, nella sua audizione, che si è dichiarato altresì disponibile a contribuire a valutare l’opportunità di ridefinire i caratteri della collaborazione, secondo canoni di stabilità rivendicati dai professionisti.
Registrata la volontà politica e dello stesso Istituto Nazionale di Previdenza di risolvere il problema mediante la costituzione dei Polo Unico, che porterebbe l'affidamento di tutte le visite fiscali all'Inps, l'Anmefi , in mancanza a tutt'oggi di una sua concreta realizzazione, vuole, con tale iniziativa, sottolinearne l'urgenza.
La sottoscrizione, inviata alle più alte cariche del Governo ed allo stesso Presidente del Consiglio, è un'ulteriore tentativo per denunciare l'enorme disagio economico quanto professionale della categoria che ha contribuito da più di venti anni a tutelare tutti i lavoratori, un incarico che si è fregiato di far salute collaborando con interlocutori della Sanità pubblica e privata al fine di ottimizzare le prognosi, contemporaneamente ha consentito un risparmio economico, arginando l'assenteismo e il conseguente danno erariale.
I medici di controllo INPS sono impiegati sette giorni su sette per tale compito, attualmente senza minime garanzie in cambio di un esiguo ed incostante numero di visite dal 1 maggio 2013 ad oggi.
Adducendo come pretesto la spending review si sta privilegiando l'assenteismo, danneggiando grandi e piccole aziende già in sofferenza, producendo di fatto una anomala disoccupazione di centinaia di medici fiscali che a fronte di incompatibilità e assenza di punteggi, hanno svolto e tutt'ora svolgono questa attività come unica o prevalente fonte di reddito.