"Un ospedale efficiente non deve avere oltre 400 letti"
L'oncologo Veronesi
MILANO. La prima cosa che farebbe se tornasse a essere ministro
della Salute? "Migliorare l'assistenza ospedaliera. Gli ospedali
italiani sono obsoleti e gravati da una gestione onerosa.
Bisogna abbandonare la logica dei posti-letto come indice di
qualità. Le strutture con oltre 1000 posti letto sono poco
gestibili ed efficienti. Un ospedale efficiente deve avere
non più di 400 posti letto". A dirlo è l'oncologo Umberto
Veronesi, in un'intervista sul sito della Fnomceo (www.fnomceo.it).
"Un ospedale efficiente deve essere gestito coerentemente
con l'evoluzione della chirurgia e della medicina - spiega - La
chirurgia d'avanguardia è 'semplice', perché tende a
interventi conservativi e molto mirati". Secondo l'oncologo gli
interventi si possono fare più frequentemente in day hospital.
"La degenza media ospedaliera - continua - potrebbe già ora
essere ridotta da 5-6 a 2-3 giorni. Ogni ospedale dovrebbe avere
vicino un albergo, dotato di assistenza medica, dove i pazienti
possono rimanere in una mini-convalescenza, sempre controllati
dai medici che li hanno curati".
Per garantire poi un'organizzazione diagnostica adeguata,
distribuita in modo omogeneo e che sappia indirizzare per la
terapia ai centri ospedalieri specializzati, bisogna "separare
medicina diagnostica e medicina terapeutica - aggiunge Veronesi
- e i piccoli ospedali lontani dai grandi centri dovrebbero
diventare centri diagnostici avanzati per la popolazione che vi
gravita. Attorno agli ospedali dovranno poi ruotare i medici di
famiglia, a cui dovranno fare riferimento, i centri diagnostici
sul territorio e le strutture sociosanitarie".
Infine un accenno alla formazione del medico. "Non si può
concentrare lo studio della medicina solo sullo studio delle
malattie - conclude -. E' indispensabile ragionare anche su come
creare un rapporto con il paziente. E poi abbiamo bisogno di una
generazione di medici capaci di muoversi nel mondo della ricerca
internazionale". (Ansa)