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Politiche vaccinali e pazienti fragili, confronto tra istituzioni al Round Table 2025
Nel sistema sanitario regionale la gestione delle cronicità impone modelli capaci di seguire in modo continuativo i pazienti con co-morbidità, integrando percorsi assistenziali che includano la prevenzione vaccinale come strumento essenziale per evitare scompensi, riacutizzazioni e complicanze nei soggetti più vulnerabili. L’ampia mole di evidenze scientifiche e le indicazioni del Calendario vaccinale per adulti e fragili confermano il ruolo fondamentale delle vaccinazioni nel contenimento delle infezioni e nella riduzione degli esiti gravi nelle persone anziane, croniche o immunodepresse. In questo contesto, il confronto tra istituzioni, società scientifiche e operatori ha evidenziato la necessità di programmi organizzativi omogenei – dalla chiamata attiva alle vaccinazioni raccomandate fino ai modelli intraospedalieri – per garantire una protezione efficace ai pazienti fragili e migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario.
Con l’obiettivo di favorire questo percorso e costruire un modello condiviso si e' svolto il 9 dicembre 2025 a Villa Magnisi il Round Table 2025 in prevenzione, dedicato alle politiche vaccinali nell’adulto e nel fragile. L’iniziativa, organizzata dall’Ordine dei Medici di Palermo, si e' svolta con la responsabilità scientifica del presidente dell’Omceo Toti Amato, del direttore generale dell’Arnas Garibaldi di Catania Giuseppe Giammanco e del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania Salvatore Giuffrida.
“Le vaccinazioni sono parte essenziale della prevenzione delle malattie per tutti, dagli adulti ai bambini – ha detto il presidente Amato, promotore della giornata – e diventano vitali per i soggetti fragili. Confrontarsi sulle politiche vaccinali permette di definire strategie efficaci e diffondere una cultura della prevenzione su tutto il territorio”.
I lavori moderati da Valeria Maglia, giornalista scientifico, hanno raccolto i contributi dei principali protagonisti dell’offerta vaccinale regionale, favorendo una riflessione condivisa sul ruolo di ciascun attore nel definire un modello comune di intervento rivolto ai pazienti fragili, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e rendere più efficiente il sistema sanitario attraverso la riduzione dei ricoveri e degli accessi causati da infezioni prevenibili e dalle loro complicanze.
“Un’azienda ospedaliera può sostenere le campagne vaccinali informando in modo corretto – ha spiegato Giuffrida –. In un periodo segnato dalla contrazione dei vaccinati legata ai novax, offrire chiarezza aiuta la popolazione a una piena consapevolezza”.
Per Giammanco, fatte le valutazioni cliniche, la vaccinazione resta un’opportunità per ridurre rischi e complicanze: “E' una possibilità che la scienza offre da tempo, e va colta”.
Numerosi gli interventi che hanno animato il dibattito, mettendo in luce punti di forza e criticità del sistema vaccinale regionale. Hanno partecipato, tra gli altri: Emanuele Amodio, ordinario di Igiene presso l’università di Palermo; Massimo Andreoni, ordinario di Malattie infettive presso l’università di Roma “Tor Vergata” e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit); Antonio Cascio, direttore dell’Uoc Malattie infettive del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo; Andrea Conti, direttore medico di presidio dell’ospedale di Lentini; Claudio Costantino, dirigente medico della Uoc Epidemiologia clinica con Registro tumori dell’Aou Policlinico Giaccone; Antonino Di Benedetto, direttore del Dipartimento attività ospedaliere dell’Asp di Palermo; Eugenio Di Brino, co-founder & partner di Altems Advisory, esperto in Hta (health technology assessment) e outcome sui pazienti; Alberto Firenze, direttore generale dell’Asp di Palermo; Maria Grazia Furnari, direttore generale dell’Aou Policlinico Giaccone; Gabriele Giorgianni, responsabile della Uos Coordinamento operativo attività vaccinali metropolitane e provinciali dell’Asp di Catania; Giuseppe Laganga Senzio, direttore generale dell’Asp di Catania; Antonino Levita, direttore sanitario dell’Asp di Palermo; Marcello Macrì, medico-giuridico di Federsanità Anci; Giovanna Parrino, dirigente responsabile del “Servizio 4 – Igiene pubblica e rischi ambientali” presso il Dasoe; Alessandra Romano, professoressa associata di Malattie del sangue presso l’università di Catania; Salvatore Sammarco, consulente presso il Dasoe; Giacomo Scalzo, dirigente generale del Dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe); Giuseppa Scandurra, direttore della Uoc Oncologia medica dell’Azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania; Riccardo Scoglio, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) Sicilia; Antonino Bruno Tuttolomondo, ordinario del Dipartimento Promozione della salute, materno-infantile e di medicina interna; Francesco Vitale, ordinario di Igiene e direttore del Dipartimento di Oncologia e sanità pubblica dell’Aoup di Palermo.