Medici e pazienti: L'Aifa approvi i nuovi farmaci
Epatite C
ROMA. Alleanza Contro l'Epatite (ACE), l'associazione che
riunisce medici e pazienti in Italia, denuncia il "grave
ritardo accumulato da parte dell'Agenzia italiana del
farmaco" sull'approvazione all'immissione in
commercio della nuova classe di farmaci inibitori della proteasi
per la cura dei pazienti che soffrono di epatite C, considerata
"un cambio epocale" nella cura di questa patologia infettiva. Si
tratta di farmaci (Telaprevir e Boceprevir) che sono stati
autorizzati al commercio, già nel 2011, in diversi Paesi, tra i
quali Usa, Canada, Germania, Francia, Spagna e Inghilterra, ma
non ancora in Italia. "Desideriamo sottolineare che sono già
trascorsi diversi mesi dall'approvazione delle nuove molecole da
parte della FDA e di EMA - spiega Ivan Gardini, Presidente
dell'Associazione Pazienti Epac onlus - ma l'Italia è uno dei
pochi Paesi occidentali in cui si è costretti ad usare le
terapie senza i nuovi inibitori della proteasi con tassi di
risposta di circa il 40-50%". Parla invece di "chiare evidenze
scientifiche di efficacia e di costo-efficacia di questi
farmaci", Antonio Gasbarrini, Presidente FIRE Onlus. Per questo
Alleanza Contro l'Epatite ritiene "non accettabile il fatto che
l'Aifa non abbia ancora terminato il processo valutativo degli
stessi e non abbia quindi ancora concesso la
rimborsabilità".