Purinethol, il farmaco ''scomparso'' dalle farmacie tre mesi fa a causa di un pasticcio burocratico, torna sul mercato
Leucemie infantili
Finalmente una risposta dell’Aifa ai malati e alle famiglie dei bambini leucemici, ''Il medicinale – recita la nota dell’ente - sarà nuovamente disponibile nelle farmacie aperte al pubblico presumibilmente dalla fine del mese di agosto, e dal 20 luglio GlaxoSmithKline ha comunicato che il medicinale è disponibile sul territorio nazionale per la richiesta esclusivamente da parte delle strutture sanitarie (ospedali e asl)''. Il Purinethol è usato per la terapia di mantenimento contro la leucemia linfoblastica acuta e il linfoma non Hodgkin; si usa per 16 mesi di cura su ventiquattro ed è indispensabile per curare i 350-400 bambini che ogni anno in Italia vengono colpiti da queste patologie.
Un pasticcio sulla cessione dei diritti lo scorso 6 giugno aveva restituito la titolarità del medicinale alla Wellcome Foundation, rappresentata dalla GlaxoSmithKline. Adesso l'Aifa ha chiesto a GSK di acconsentire ad importare un lotto del medicinale in confezionamento inglese, da distribuire gratuitamente alle strutture ospedaliere e alle asl che ne faranno richiesta. Sono stati tre mesi difficili per i pazienti leucemici, con una ripresa dei viaggi all’estero per i reperimento del farmaco salvavita, in particolare in Svizzera e in Germania, dove il Purinethol costa però 92 euro, contro i 15,90 dell'Italia. Anche il reperimento nelle farmacie del Vaticano è stato difficile, con lunghe liste d'attesa.
La vicenda ha inizio in Francia dove il Purinethol viene sospeso e inizia così a scarseggiare nei paesi dell’UE a causa di alcune irregolarità riscontrate nei laboratori della Laboratories Genopharm Sas, titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del prodotto. Da Aprile in poi la carenza del farmaco in Italia con l’incognita espressa dall’Aifa di non poterne prevedere la durata. Glaxo è tornata ora ad essere l’unico distributore.