I sindacati medici: no ai conflitti tra le istituzioni
Governo clinico
ROMA. No ai "conflitti tra le istituzioni" per il ddl sul
governo clinico. E' il richiamo dei sindacati medici in
una nota intersindacale.
All'esame della Commissione Affari Sociali della Camera,
affermano i sindacati, torna il ddl Governo Clinico dopo
"l'entrata a gamba tesa della Conferenza delle Regioni con
valutazioni che lasciano fortemente perplessi". La Conferenza,
ad esempio, rilevano i sindacati medici, "critica il ruolo di
organo dell'azienda attribuito dal ddl al Collegio di direzione,
dimenticando che le leggi approvate da alcune Regioni, compresa
quella del suo Presidente, da tempo prevedono tale
configurazione giuridica come anche la selezione di una terna di
candidati da sottoporre al Direttore Generale per la nomina
"fiduciaria" dei direttori di struttura complessa, che si
vorrebbe eliminare dal testo malgrado esprima una scelta debole
rispetto ad una meritocratica graduatoria. E stigmatizza la
mancata previsione dell'obbligo del rapporto esclusivo per i
direttori di struttura, dimenticando che la Corte Costituzionale
ha riconosciuto alle Regioni la possibilità di auto-regolarsi in
materia". Nessun rapporto fiduciario, proseguono, "viene
invece invocato, allorquando è l'università a nominare
direttamente i direttori di struttura complessa nelle Aziende
Ospedaliero-Universitarie e nessuna invadenza lamentata se il
MIUR concede ai medici universitari di raggiungere il limite di
quiescenza di 70 anni per fini assistenziali che nulla hanno a
che vedere con le proprie competenze".
Il regionalismo in sanità, avvertono quindi le sigle mediche,
"non può di fatto tradursi in una pratica di "sindacato",
spinta fino al conflitto tra istituzioni, che rifiuta ogni atto
di indirizzo nazionale in un ambito, quello del diritto alla
salute, tutelato dalla Costituzione, né in un neocentralismo che
marginalizza nelle gestione delle aziende sanitarie sia la
comunità professionale sia le comunità locali. E' ora che il
Parlamento recuperi il proprio ruolo".