Accesso ai corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria: il decreto Profumo aggrega i poli universitari 'vicini
Nuove regole per l’accesso con numero chiuso alla Facoltà di Medicina. Niente più graduatorie per singoli atenei, ma accorpamenti e graduatorie basate su un criterio territoriale. La determinazione è del ministero guidato da Profumo e coinvolge l’accesso ai corsi di laurea per Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e per le Professioni sanitarie.
La novità è stata istituita con un decreto apposito e riordina il sistema di accesso per il prossimo anno accademico (2012-2013). La questione del numero chiuso si ripresenta puntualmente alla vigilia della preparazione ai test di ingresso. Gli studenti neo diplomati dovranno ora concorrere per gruppi di atenei geograficamente vicini. Si tratterà però di verificare la compatibilità del decreto con l’accoglimento del ricorso dell'Unione degli universitari che ha fatto rinviare alla Consulta la legge sul numero chiuso nazionale, considerato lesivo del diritto allo studio. Ma vediamo nel merito il nuovo meccanismo. Si tratta di una scelta che su criteri ancor più generalizzati era stato attuata con scarsa efficacia già nel 1999, con batterie di test uguali per tutto il territorio nazionale. Con le misure introdotte dal decreto Profumo verranno uniformati i criteri di ammissione degli studenti, con il rischio che alcuni si troveranno però nella situazione di dover decidere di spostarsi all’interno di una regione ma anche in altre regioni per il proseguimento degli studi. Si prevedono infatti dodici aggregazione di atenei, con una disponibilità interna di posti disomogenea.
Per Veterinaria vengono confermate le due aggregazioni dello scorso anno (Bologna, Milano, Parma, Padova e Teramo/Camerino), così per Architettura, che beneficerà di una sola aggregazione (Napoli e Salerno). Gli aspiranti medici (e odontoiatri) di Sicilia e Calabria parteciperanno al test giocandosi tutti i posti assegnati nei quattro atenei aggregati: Palermo, Messina, Catania e Catanzaro.