Studio italiano per potenziare le difese immunitarie contro la malattia
Tubercolosi
ROMA. Ideato da italiani un sistema per potenziare la risposta
immunitaria contro il batterio della tubercolosi, anche contro
le forme di infezione più pericolose, quelle farmaco-resistenti.
Riportato di recente su PNAS, il traguardo si deve a Maurizio
Fraziano, Immunologo del Dipartimento di Biologia
dell'Università di Roma Tor Vergata.
Gli esperti hanno ideato una nuova strategia
immunoterapeutica in grado di potenziare le difese immunitarie
nei confronti di importanti batteri patogeni, tra i quali
Mycobacterium tuberculosis, l'agente che causa la tubercolosi.
Potenziando la risposta immunitaria, l'organismo umano diviene
capace anche di contrattaccare i ceppi di tubercolosi resistenti
agli antiibotici oggi in uso, i più pericolosi e difficili da
curare.
"Abbiamo ideato un sistema per potenziare la risposta
immunitaria antimicrobica innata dei 'fagociti' (macrofagi)",
spiega Fraziano attraverso la produzione di piccole sfere
lipidiche, liposomi, la cui superficie esterna è rivestita da
una molecola-segnale per il riconoscimento specifico dell'agente
della tubercolosi da parte dei macrofagi, mentre la superficie
interna è cotituita da una molecola coinvolto nell'attivazione
della risposta microbicida. I "liposomi a doppia faccia,
chiamati da noi 'liposomi di Giano', si sono dimostrati
estremamente efficaci nel potenziare la risposta immunitaria
anti-micobatterica di animali con infezione tubercolare,
riducendo la carica microbica e la risposta infiammatoria. La
sceltacomporta il vantaggio di avere uno strumento terapeutico
flessibile in grado di trattare patologie infettive anche
diverse dalla tubercolosi, offrendo una valida e possibile
soluzione terapeutica nei confronti di microrganismi
responsabili di infezioni recidivanti o caratterizzati da
resistenze farmacologiche.