
DISTURBI ALIMENTARI, TOTI AMATO "E' UNA EMERGENZA SOCIALE DA NON BANALIZZARE"
Maurizio La Guardia "Se non identificati e trattati precocemente possono diventare permanenti"
Palermo, 17 febbraio 2024 Anoressia nervosa, bulimia e alimentazione incontrollata sono pericolosi Disturbi del comportamento alimentare (Dca) la cui incidenza negli ultimi trent'anni è cresciuta esponenzialmente, soprattutto tra i giovanissimi tra i 12 e i 17 anni, in particolare nelle ragazze. L'anoressia nervosa, anche se meno frequente, rispetto alle altre due condizioni è la più grave: ogni anno si contano 8 casi su 100mila persone. Ma si tratta di dati raccolti dalle ospedalizzazioni in strutture pubbliche che non tengono conto di chi non arriva al ricovero o si cura in forma privata. Sullo sfondo, la necessità di una rete assistenziale mirata, di una formazione di medici educatori e di un approccio assistenziale multidisciplinare, che potrebbero trovare un primo sostegno dal fondo straordinario di 10 milioni appena approvato dalla Commissione Bilancio (nazionale) per la presa in carico dei pazienti delle strutture territoriali, che una volta a regime dovrebbe erogare una trentina di prestazioni gratuite.
Su questi temi, sabato 17 febbraio, a Villa Magnisi, si è svolta una giornata di lavori che ha chiamato a raccolta esperti e medici di medicina generale.
"Siamo di fronte ad un problema di salute pubblica che racconta, tra l'altro, manifestazioni difficili da riconoscere - ha ricordato il presidente dell'Omceo di Palermo Toti Amato, componente del direttivo nazionale Fnomceo - perché intervengono molti fattori, anche ambientali e i cui dati raccolgono solo ciò che si vede, ma non il sommerso. Per questo, il contributo dei medici di famiglia e dei pediatri è decisivo per una diagnosi precoce in grado di scongiurare danni permanenti. Serve investire su una gestione assistenziale multidisciplinare, aprendo a tutti i professionisti di area medica coinvolti nel processo. Mi auguro che attraverso una buona gestione delle risorse previste per quest'anno si possano recuperare i danni prodotti dai ritardi. Penso soprattutto ai pazienti di famiglie economicamente fragili, che non hanno potuto rivolgersi alle cure private e costrette a confrontarsi ogni giorno con patologie che hanno un impatto pesantissimo, a volte con esiti drammatici".
I disturbi alimentari, infatti, ha spiegato Maurizio La Guardia, docente dell'Università di Palermo: "Se non identificati precocemente e non trattati adeguatamente possono diventare permanenti, con gravi danni fisici e psicologici. Per predisporre un intervento terapeutico specifico, la via più efficace per la prevenzione è proprio l’identificazione dei segni precoci, che si manifestano già all’inizio dell’adolescenza, ma che spesso sono subdoli e sfuggenti. L'incontro con i medici di medicina generale sottolinea l’importanza del riconoscimento dei prodromi di queste patologie e sensibilizzarli a rivolgersi eventualmente alle relative Unità Operative delle Asp per l’opportuna psicoterapia".
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