SALUTE E CLIMA, "FORMARE UN NUOVO PENSIERO ECOLOGICO E' L'IMPEGNO DELL'OMCEO"
"La crisi del cambiamento ambientale è una crisi sanitaria globale. Le ondate di calore estremo, l'inquinamento dell'aria, l'insicurezza alimentare e l'aumento di malattie infettive ci metteranno a dura prova. Rimanere inattivi sarebbe imperdonabile. A causa dei cambiamenti climatici, tra il 2030 e il 2050 l'Oms ha previsto 250mila decessi in più l'anno e il recentissimo rapporto del World Economic Forum ha quantificato in 14,5 milioni i decessi entro il 2050 e in più di mille milioni di dollari i costi aggiuntivi per la sanità. Serve una rivoluzione nella formazione e nella comunicazione, e agire su più dimensioni: ambientale, economico e sociale, che per noi medici rappresentano i determinanti di salute, cioè tutti i fattori che influenzano lo stato di salute di un individuo, di una comunità o di una popolazione. Come Fnomceo e come ordine dei medici di Palermo, grazie all'impegno del presidente Toti Amato, siamo attivi da tempo nella formazione di un nuovo pensiero ecologico attraverso azioni educative ad hoc e sensibilizzando la politica, il cui approccio non può che essere multidisciplinare perché gli impatti della crisi climatica sono globali e interconnessi. Anche la comunicazione deve essere più efficace. Il nesso clima-salute andrebbe esplicitato con più forza. C'è una scarsa consapevolezza, forse perché non è ancora previsto tra le cause di morte nei documenti medici ufficiali". Lo ha detto il segretario consigliere dell'Omceo di Palermo Silvana Muscarella, intervenendo a Palazzo Steri, venerdì 19 gennaio, durante il convegno "Ricerca e innovazione tecnologica nell'ingegneria sanitaria ambientale".
L'evento è stato anche l'occasione per presentare il "Trattato Italiano di Medicina d'Ambiente" (Editor Aldo Ferrara - Università di Siena, SEU editrice). Due volumi di 1600 pagine che si avvalgono del contributo interdisciplinare di docenti e ricercatori di numerosi Università italiane, di esperti di enti istituzionali, come l’ISPRA e l’ACoS di Roma Capitale e di autorevoli giuristi.
Il Trattato è affiancato da altrettanti due tomi titolati "Le conseguenze economiche delle crisi globali” (Coeditor Gabriele Di Lorenzo - Università di Palermo). Un approfondimento di 1100 pagine sulla stretta relazione tra ambiente, salute ed economia.
"Il Trattato - ha spiegato Ferrara - trova le sue ragioni scientifiche nella tutela sanitaria della popolazione, a supporto della medicina del lavoro e della medicina preventiva dei lavoratori, offrendo una trattazione sistematica della 'questione ambientale' circa l’inquadramento dei principali inquinanti, le patologie che ne derivano e le soluzioni urbanistiche e di mobilità, e soprattutto la messa a punta di meccanismi, anche multilivello, per individuare il danno e le relative sanzioni giudiziarie".
Il professore Di Lorenzo ha lanciato con la sua opera un messaggio chiaro: l'interdisciplinarietà è il metodo di lavoro efficace per trovare soluzioni. "Forse per la prima volta - ha detto - chimici, fisici, biometeorologi, clinici, urbanisti, ingegneri e giuristi hanno dialogato sulla 'questione ambientale - con una lingua scientifica comune e in armonica interpretazione”.
Hanno collaborato alla stesura dell'opera: Marcello Ciaccio (presidente della Scuola medica, Calogero Caruso (Emerito di Patologia generale), Giuseppina Candore (professore di patologia generale, Ignazio Carreca (professore di Oncologia medica) e i loro collaboratori Anna Aiello, Giulia Accardi, Anna Calabrò, Anna Paola Carreca, Lucia Craxì, Marcello Melluso, Aurelio Seidita.