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ROMA. <>, però occorre <>. Lo ha detto Mario Monti, neo senatore a vita e candidato a guidare un governo di solidarietà nazionale, intervenendo nei giorni scorsi a un convegno dell'Enpam.
<>. Un cambio obbligato perchà <>. Serve invece <>.
Quelle che auspica Monti sono <> ma che avranno esiti positivi <>.
Per Monti occorrono <>.
Intanto la riforma degli Ordini arriverà non più con una norma ordinaria (così come previsto dalla manovra bis di agosto scorso) ma attraverso uno strumento più veloce: il Dpr. E inoltre dovrà accogliere l abolizione dei minimi tariffari.
La manovra di agosto recitava così: Prendendo comne riferimento le tariffe professionali . E ammessa la pattuizione dei compensi anche i deroga alle tariffe. Ora tutto qusto salta. Nella relazione illustrativa alla nova norma intitolata <> c è scritto che <>.
Inoltre la bozza sullo Sviluppo varata nei giorni scorsi prevede che per i professionisti sarà possibile derogare ai minimi tariffari fissati dagli Ordini. In pratuca stabilisce che il corrispettivo del contratto di prestazione d'opera è pattuito per iscritto al momento del conferimento dell'incarico professionale e che <<è in ogni caso ammessa la pattuizione dei compensi in deroga alle tariffe>>.
A reintrodurre le tariffe minime era stato l allora ministro della Giustizia, Angelino Alfano.