Accordo in Parlamento per prorogarla fino a novembre
Intramoenia
ROMA. Slitta la riforma dell'intramoenia. Governo e maggioranza
hanno deciso una nuova proroga fino a novembre. Il decreto
dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, contestualmente
alla presentazione del nuovo provvedimento che prevederà
appunto la messa in rete degli studi privati laddove non
ci siano spazi adeguati nelle strutture pubbliche, e
maggiori controlli a partire dall'obbligo della tracciabilità
dei pagamenti delle parcelle.
A partire dal prossimo anno i cittadini, che sborsano ogni
anno più di un miliardo di tasca propria per scegliere nel
pubblico il proprio medico, potranno continuare ad
essere seguiti a pagamento (tracciabile) anche negli studi
professionali fuori dalle mura degli ospedali.
Il punto di 'mediazione' tra le spinte 'liberalizzatrici'
(del Pdl) e quelle 'rigoriste' del (Pd), si è concretizzato
in una nuova proroga di cinque mesi.
Dopo settimane di approfondimenti e trattative, governo
e capigruppo di maggioranza delle commissioni sanità
in Parlamento hanno trovato un accordo, nuova proroga
accompagnata da nuova legge.
Secondo la bozza del nuovo provvedimento, prima dare
l'ok agli studi privati si dovrà procedere a un 'censimento'
delle strutture pubbliche dedicate già esistenti. Solo sulla
base di questo 'censimento', per ovviare a eventuali mancanze,
le Asl potranno prima, "ove ne sia adeguatamente dimostratata
la necessità " autorizzare l'acquisizione di spazi esterni. E
in ultima battuta potranno anche attivare il 'prorgamma
sperimentale'' per esercitare l'intramoenia, "in via residuale,
presso studi professionali collegati in rete", nei quali però
dovranno esercitare solo medici che praticano l'intramoenia
e non privati 'puri'.