Il futuro della spesa sanitaria
La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha dato il via all'indagine sulla sostenibilità dell'SSN
Il ministro della salute. Beatrice Lorenzin tra le priorità del suo mandato ha posto l’esigenza di un approccio innovativo alla spesa sanitaria, caratterizzato da una regia e dall'acquisizione di dati sul territorio. Nei prossimi mesi si realizzerà un'indagine quantitativa e qualitativa finalizzata a individuare modalità d’intervento sperimentali senza ridurre ulteriormente le prestazioni a sostegno delle fasce più deboli della popolazione.
Tra le misura intraporese dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato lunedì scorso la decisione di sostenere una indagine sull'incidenza dell’inquinamento ambientale sui tumori.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato nell'intervista rilasciata l’8 giugno a “Il Messaggero” che ’’Il non pagare il ticket quando il reddito invece lo permetterebbe e’ una vera ingiustizia sociale, perché significa caricare altri di questo peso portando, oltretutto, importanti squilibri alle casse del servizio sanitario’’, che in sostanza ’’è un compito del ministero dell’Economia, ma non si può non registrare che il numero di esenti per reddito e’ molto alto e diversamente distribuito per Regione. Quando si ripenserà ad una riforma complessiva del fisco sicuramente si dovranno tenere presenti anche i carichi familiari e i sistemi di accertamento equi’’.
Torna all'attenzione il tema della sussidarietà con lì'auspicio che si inauguri ’’una nuova fase in cui ci sia una strategia nazionale condivisa dalle Regioni che garantisca tagli alla spesa improduttiva e tuteli la salute’’. Tra gli sprechi da eliminare, i pasti sono ’’una priorita’ per ridurre i costi ma anche per riorganizzare la ristorazione in corsia che cosi’ come e’ non soddisfa nessuno’’.
Nell’intervista Lorenzin affronta anche il tema del passaggio dalla spesa storica ai costi standard. ’’Abbiamo sollecitato il ministero dell’Economia - afferma Lorenzin - per ricevere i criteri per le cinque Regioni che devono andare in sperimentazione in modo di partire come previsto dalla legge in tre Regioni: una al Nord, una al Centro e una al Sud’’.