Sanità: Report di una esperienza di governo
Il documento del ministero insiste sul contributo della riforma sanitaria al contenimento e al risanamento della spesa pubblica.
Nei quindici mesi di governo tecnico è stata realizzata una “manutenzione straordinaria” del Servizio sanitario nazionale. Questa è la valutazione del sistema sanità operata dal ministro Balduzzi secondo quanto riportato nei dati pubblicati dal ministero in questi giorni. In generale il documento insiste sul contributo nel settore dei servizi alla salute al contenimento e al risanamento della spesa pubblica.
''La riduzione del finanziamento ha comunque preservato il funzionamento del sistema sanitario, che ha mantenuto invariati i servizi - si legge nel documento -, le decisioni più rilevanti hanno riguardato l'avvio della riorganizzazione delle rete ospedaliera, soprattutto in relazione ai cambiamenti demografici: meno posti letto per acuti e più posti letto per riabilitazione e lungodegenza''.
Si sottolinea ancora che accanto a questo elemento che ha contraddistinto l'azione di governo, si è percorsa la strada di ''una
integrazione più efficiente tra ospedale e territorio con la riforma dell’assistenza sanitaria primaria e l’introduzione delle aggregazioni tra medici di base, in modo da assicurare i servizi di medicina generale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7''.
La razionalizzazione della spesa sanitaria secondo le valutazioni del ministro è stata operata ''intervenendo sugli acquisti di beni e servizi
non sanitari, sui dispositivi medici e sulla spesa farmaceutica, con l’introduzione di un sistema di prezzi di riferimento e tetti di spesa per combattere sprechi e inappropriatezze''.
La riforma ha anche interessato la revisione delle regole per la
nomina dei direttori generali delle Asl e dei primari. Le nuove norme prevedono in effetti meccanismi di maggiore trasparenza e indipendenza dalla politica e più considerazione dei livelli professionali.
Sull'esercizio della libera professione dei medici del SSN, la
cosiddetta attività “intramoenia”, che ha scatenato non poche polemiche a causa della riduzione dele risorse strutturali si è cercato di fare ordine dopo 15 anni di deroghe. La norma è ancora troppo ancorata alle dichiarazioni di intenti ma la tracciabilità delle prestazioni e dei pagamenti dovrebbe costituire un elemento di rottura rispetto al passato.
''Sul fronte dei farmaci - recita ancora il documento - sono state introdotte liberalizzazioni significative a vantaggio dei cittadini. La norma che impone la prescrizione del principio attivo nelle ricette
mediche ha incentivato l’uso del farmaci equivalenti con indubbi benefici sulla spesa farmaceutica generale e, quindi, per le tasche dei cittadini. Per quanto riguarda le farmacie sono state previste nuovi sedi e un concorso straordinario per la loro assegnazione''.
Importanti, sempre secondo il ministro, le novita introdotte sulla sanità elettronica, sulla riforma degli enti vigilati dal Ministero della salute, sulla prevenzione e all’incentivazione di comportamenti salutari, sulla costituzione di una rete di ricerca e cura sulle patologie asbesto-correlate.