Sicilia Risvegli. La Onlus chiede un intervento del governo a favore dei disabili gravi
Si potrebbero eliminare tout court gli investimenti in cacciabombardieri
«Adesso che è a capo della Regione Rosario Crocetta dimostri concretamente che la Sicilia è pronta per una crescita prima di tutto morale. Crocetta non dimentichi le centinaia di malati gravissimi che popolano la regione e s'impegni a realizzare un Centro Risvegli di eccellenza per post-comatosi, stati vegetativi e similari, un laboratorio di tipo GMP per la coltura di cellule staminali (sulla linea dell'ospedale di Brescia), un' assistenza socio-sanitaria personalizzata ad hoc 12/24 ore per i malati che vivono a domicilio in condizioni di salute estreme». La richiesta al governatore della regione in una nota di Pietro Crisafulli, presidente di 'Sicilia Risvegli Onlus'.
Con estremo disagio prosegue infatti lo sciopero dei 33 disabili siciliani iniziato il 26 ottobre contro i tagli alle cure dei disabili gravissimi. «Non possono bastarci le rassicurazioni del Ministro Fornero che hanno indotto i malati di SLA del Comitato 16 Novembre ad interrompere la protesta - prodegue la nota - , valutiamo positivamente l'impegno in prima persona del ministro per far sì che il Governo Monti stanzi degli aiuti a favore delle persone non autosufficienti. Ma chiediamo fortemente al Governo nazionale di inserire nel piano della non autosufficienza anche le persone in stato vegetativo, i malati affetti da syndrome di locked-in ed altre estreme disabilità. Chiediamo inoltre - conclude Crisafulli - di attuare con la massima urgenza la Legge nazionale 162/1998 che prevede progetti di vita indipendente».
Allo stato di fatto solo la senatrice del Pd Paola Binetti ha mostrato solidarietà preparando alla Camera una interrogazione parlamentare. Intanto una prappresentanza della Onlus ha deciso di sospendere lo sciopero della fame solo dopo l'eventuale convocazione nelle sedi istituzionali.
Intanto sulla situazione grave in cui si trovano i pazienti di SLA interviene anche l’
''Privilegiare le macchine da guerra o giocare sull’equivoco delle quote non espresse dell’8 per mille, che i cittadini, non barrando alcuna casella nel modello 730, pensano di destinare allo Stato, significa – aggiunge Palagiano - non voler affrontare il problema e restare indifferenti di fronte alle migliaia di persone affette da grave disabilità o da una patologia invalidante come la Sla, che oltre al danno della malattia subiscono la beffa di non poter usufruire neanche di ciò che spetterebbe loro di diritto”.
“Anche questo Governo come quello che lo ha preceduto, sembra essere più sensibile all’inizio e al fine della vita, piuttosto che al tratto intermedio che è quello che, in realtà, interessa ciascun cittadino. Ci auguriamo – conclude il deputato Idv - che con la legge di stabilità qualcosa inizi a cambiare, per chiudere finalmente questo vergognoso capitolo delle politiche sociali nel nostro Paese e restituire dignità e diritti ai cittadini”.