Il Cipe sblocca 343 milioni per il debito sanitario della Regione Siciliana
La sanità siciliana attendeva questa misura del governo. Ieri la presidenza del consiglio ha annunciato la disponibilità dei 343 milioni del Fondo Coesione e Sviluppo per coprire il debito della sanità siciliana. Immediate le reazioni del governatore del Veneto Zaia.
''Meno male che li chiamano tecnici - ha dichiarato Zaia - un governo che prende 343 milioni dalle casse delle regioni del Nord e li trasferisce agli sprechi siciliani, al dissesto di un governo regionale dimissionario, allo sconcio di un territorio che invece di essere commissariato viene riempito di regalie, ad una sanità dalla quale molti scappano per farsi curare da noi, non è un governo di tecnici ma di Papà del Carnevale''.
''E' un primato - fa presente Zaia - che molti in Italia considerano con supponenza, quasi che governare bene, offrire servizi da dignitosi a ottimi, e senza creare voragini finanziarie sia da considerare non la normalità ma un'anomalia. Noi ci accontentiamo di pretendere che il frutto del nostro lavoro non venga dissipato, spesso inutilmente. Ricordo piuttosto che alla migliore sanità d'Italia, tra le migliori d'Europa e del mondo e che non ha debito alcuno, verranno scippati 900 milioni in tre anni''.
L'assessore alla sanità Massimo Russo non condivide il giudizio di Raia e fa appello al Presidente del Consiglio Mario Monti per chiarire la natura del contributo nazionale. ''La sanità siciliana - ha dichiarato Russo in appena quattro anni è riuscita nell'impresa di azzerare il mostruoso deficit che questo Governo aveva ereditato, i soldi stanziati dal Cipe spettano di diritto alla Sicilia. Il presidente metta fine, con i dati dei ministeri dell'Economia e della Salute, a questa scandalosa e vergognosa campagna di denigrazione che i siciliani non tollerano piu''.