Notiziario Ordine
Prevenzione in gravidanza: antinfluenzale e antipertosse tra le protezioni consigliate per mamma e bambino
L’Ordine dei medici di Palermo richiama l’attenzione di tutti i medici e le famiglie sull’importanza delle vaccinazioni indicate nel corso della gravidanza, quale strumento di protezione condivisa per mamma e neonato. Il tema è stato approfondito anche dalla piattaforma di informazione scientifica “Dottore, ma e' vero che...?” della Federazione nazionale degli Ordini Fnomceo, che ha sottolineato la necessita' di comunicare dati chiari e verificati in un momento particolarmente delicato.
Sono raccomandate e gratuite per tutte le gestanti l’immunizzazione antinfluenzale nella formulazione inattivata (praticata dai medici di famiglia) e il vaccino contro difterite-tetano-pertosse (dTpa), somministrato nel dosaggio per adulti attraverso il Servizio sanitario pubblico.
Relativamente alla vaccinazione per virus respiratorio sinciziale, l’Ordine segnala che il vaccino l’Abrysvo (in distribuzione) ha indicazione anche nelle donne in gravidanza dalla 32esima alla 36esima settimana di gestazione.
Si sottolinea che non tutte le immunizzazioni sono adatte durante gravidanza. I vaccini a virus vivi attenuati (indeboliti ma ancora vivi) contro morbillo, parotite, rosolia e varicella sono controindicati per il possibile rischio sul feto. Da evitare pertanto anche il vaccino spray nasale. Alcune vaccinazioni, come quelle contro Hpv e pneumococco, non vengono di solito consigliate perché al momento non ci sono dati adeguati che ne confermino la sicurezza durante la gravidanza. Altre, tra cui i vaccini contro epatite B o meningococco C, possono essere considerate solo in presenza di condizioni di esposizione aumentata.
Va ricordato che il secondo o il terzo trimestre rappresentano il periodo in cui tali vaccinazioni offrono i benefici maggiori, alla luce dell’ampia disponibilita' di dati che ne confermano la sicurezza.
L’infezione influenzale in gravidanza non è una semplice febbre di stagione: nelle ultime fasi della gravidanza e nelle settimane successive al parto infatti puo' comportare complicanze e aumentare il rischio di parto prematuro.
La vaccinazione dTpa riveste invece un ruolo centrale nel prevenire la pertosse, attraverso gli anticorpi prodotti dalla madre in gravidanza e che attraverso la placente passano al feto nei primi mesi di vita, periodo in cui il bambino non ha ancora sviluppato una protezione propria attraverso il ciclo vaccinale pediatrico. In contesti specifici contribuisce anche a ridurre il rischio di tetano neonatale.
Il vaccino anti-Covid resta raccomandato in qualsiasi trimestre e nel periodo post-partum, inclusa la fase di allattamento per proteggere la donna in un momento in cui il sistema immunitario presenta una maggiore vulnerabilita' e il rischio di complicanze risulta aumentato.