Notiziario Ordine
Presentato stamattina il Pdta per l’endometriosi a Palazzo dei Normanni
Palermo, 14 ottobre 2025 – Nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, a Palermo, il prof. Antonio Maiorana, direttore dell’Unita' operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Arnas Civico (e consigliere dell’Omceo di Palermo), e il prof. Giuseppe Ettore, direttore del Dipartimento materno-infantile dell’Arnas Garibaldi, hanno presentato stamattina il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per l’endometriosi.
In Sicilia si calcola che siano tra 50 e 80 mila le donne con endometriosi, patologia che interessa circa una su dieci in eta' fertile. Ogni anno le strutture regionali assistono oltre 1.100 pazienti, con picchi a Catania, Palermo, Messina e Siracusa. In 4-5 casi su 10, la malattia compromette la fertilita', rendondo decisiva una presa in carico tempestiva, coordinata e multidisciplinare.
Con il nuovo Pdta, la sanità regionale si dota così dello strumento necessario per assicurare un approccio uniforme, multidisciplinare e territoriale alla diagnosi, alla cura e all’assistenza, valorizzando la rete dei centri specializzati regionali.
Per Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, “la Regione siciliana ha compiuto un passo concreto mettendo al centro la persona e puntando su una presa in carico integrata”. Sottolineando però che “le competenze dei centri di riferimento vanno diffuse capillarmente, per diagnosi piu' rapide, percorsi omogenei e prognosi migliori: ben vengano i centri di riferimento, ma la qualita' deve essere presente anche in consultori, presidi territoriali e ospedali di tutte le province”.
La rete è strutturata su tre livelli: consultori e presidi territoriali (per il primo accesso e sospetto diagnostico), centri ospedalieri specializzati (per la diagnosi strumentale e terapie), e due centri di riferimento regionali che coordinano l’intero sistema: l’Arnas Civico–Di Cristina di Palermo, diretto da Maiorana, per presa in carico e follow up, e l’Arnas Garibaldi di Catania, diretto da Ettore, per i casi complessi e la chirurgia.
La nuova organizzazione prevede equipe multidisciplinari (ginecologia, terapia del dolore, nutrizione, supporto psicologico), formazione strutturata per gli operatori, indicatori di esito e un registro regionale. A cio' si aggiungono la gestione informatizzata dei percorsi e l’interoperabilita' con il Fascicolo sanitario elettronico 2.0, per ridurre duplicazioni e liste d’attesa, con il supporto dei nove Ordini dei medici provinciali per la messa a regime.
Il peso economico dell’endometriosi e' significativo: oltre 9.000 euro l’anno per paziente tra costi diretti e indiretti. Ora si punta su percorsi omogenei e appropriati per razionalizzare le risorse e migliorare la qualita' di vita. La sfida e' potenziare i nodi territoriali per ridurre i tempi di diagnosi (oggi oltre 7-8 anni), garantire continuita' di finanziamenti e coinvolgere le associazioni, cosi' da tradurre l’impianto in risultati misurabili per tutte le donne, ovunque risiedano.
I lavori della presentazione sono stati aperti dai vertici istituzionali e sanitari della Regione siciliana, con la partecipazione del presidente della Regione, Renato Schifani, del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, dell’assessore regionale della Salute, Daniela Faraoni, del presidente della sesta Commissione, Giuseppe Laccoto, dei dirigenti generali del Dipartimento per la Pianificazione strategica e del Dipartimento per le Attivita' sanitarie e l’Osservatorio epidemiologico (Dasoe), Salvatore Iacolino e Giacomo Scalzo, nonche' dei direttori generali delle due aziende ospedaliere Centri di riferimento, Arnas Garibaldi di Catania e Arnas Civico di Palermo, Giuseppe Giammanco e Walter Messina.
E' seguito l’intervento del prof. Philippe Koninckx, esperto internazionale di ginecologia e docente alle universita' di Lovanio e Oxford, che ha approfondito cause, diagnosi e terapie, sottolineando il ruolo dei centri di riferimento e delle reti assistenziali nella gestione dell’endometriosi.
Hanno arricchito il confronto gli interventi dei parlamentari regionali promotori della legge istitutiva della Rete endometriosi, tra cui Nicola D’Agostino, e la testimonianza dell’Associazione Progetto Endometriosi.