Il ministro Profumo: sì all'integrazione Medicina-Ingegneria
Ricerca
ROMA. "Ottima la scelta d'integrare scienze mediche e
ingegneristiche. Bisogna puntare all'integrazione dei
saperi di confine nelle scienze della vita". Così il
ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in occasione
della sua visita al Campus Biomedico di Roma.
"Sarebbe una grande sfida per l'Università italiana e
un'importante operazione per il Paese - ha affermato il ministro
- puntare su una formazione che unisca la cultura medica e
ingegneristica fin dal primo anno di studi". Alla domanda di
uno studente sulle prospettive professionali che il Paese offre
ai laureati, Profumo ha replicato: "Il momento è difficile, ma
ce la faremo. La dimensione nazionale del lavoro appartiene al
passato. Dobbiamo superare questa visione. La fuga dei cervelli
va interpretata in termini di mobilità di persone. Non
rinunciate a guardare oltre i confini e a recarvi all'estero per
ampliare i vostri orizzonti. Io l'ho fatto e lo rifarei".
Dopo aver preso visione dell'attività del Polo di Ricerca
dell'Ateneo, il ministro ha visitato anche le strutture del
Policlinico Universitario del Campus Biomedico e nel blocco
operatorio del Policlinico Universitario, davanti al Robot da
Vinci, il ministro-ingegnere non ha esitato a prendere i comandi
della console per una simulazione d'intervento, sotto la guida
dei Primari di Chirurgia che lo accompagnavano.
Per il presidente del Campus Bio-Medico, Paolo Arullani, "il
ministro ha riconosciuto quella che è stata una scelta
strategica del nostro Ateneo dieci anni fa, con la creazione
della Facoltà di Ingegneria in un Ateneo nato per dedicarsi
alla medicina e alle scienze della salute in generale".