Giovani Medici (S.I.G.M.): soddisfazione per il via al 1° concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina
Comunicato stampa
L’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) esprime soddisfazione per la pubblicazione del Decreto Ministeriale recante il Bando di accesso alle scuole di specializzazione di medicina relativo all’a.a. 2013/2014, che applica per la prima volta il concorso a graduatoria nazionale.
Messi a concorso un totale di 5505 contratti di formazione (circa 300 in più del precedente anno accademico), grazie all'integrazione dei 5000 contratti a finanziamento statale (contingente raggiunto a mezzo di specifici interventi normativi, che hanno implementato la dotazione iniziale di circa 2200 unità contrattuali, in risposta alle mobilitazioni messe in campo a partire dal 14 maggio 2013) con 471 contratti aggiuntivi finanziati da Regioni e Province Autonome (contro i 593 del precedente anno accademico) e con 33 contratti finanziati da Enti privati (contro i circa 120 del precedente anno accademico). Al di là dei meriti riconducibili sia alle iniziative di sensibilizzazione messe in campo dai Giovani Medici (S.I.G.M.) e dagli aspiranti specializzandi sia al concreto impegno dimostrato dalle Istituzioni, si ritiene che l'adozione della graduatoria nazionale, e quindi di un sistema di selezione meritocratico, oggettivo e trasparente, sia stata la vera leva che ha potuto rendere forte e credibile, in questi lunghi mesi, la richiesta di stanziare finanziamenti aggiuntivi per la formazione specialistica dei medici.
Forti perplessità emergono, però, in ordine all'aver previsto nel bando dei vincoli rispetto all'assegnazione di alcuni contratti aggiuntivi a finanziamento di Regioni e Province Autonome, nella misura in cui, se tale richiesta dovesse essere avanzata in futuro da tutte le Regioni, sarebbe alto il rischio di minare alle fondamenta l'intero impianto della graduatoria nazionale. Nè si può accettare, in linea di principio, che una graduatoria unica di "merito" possa prevedere al proprio interno dei distinguo, basati su criteri di residenza o luogo di conseguimento del diploma di laurea, per quanto questi possano derivare da sentenze o prerogative costituzionali, peraltro definite in era ante graduatoria nazionale.
Su questo punto l'Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) chiede pubblicamente al MIUR l’impegno che per i concorsi a venire si preservi il valore della graduatoria nazionale, che si adotti una uniformità di trattamento per tutte le Regioni erogatrici di finanziamento e che eventuali vincoli, laddove richiesti, possano essere riferiti unicamente al periodo susseguente al conseguimento del diploma di specializzazione (ad es.: impegno del medico formato a lavorare presso la Regione finanziatrice per un periodo di tempo definito in sede di bando di concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione).
Risultano, inoltre, da approfondire alcuni contenuti del Bando, non definiti nel dettaglio verosimilmente in attesa del completamento sia della procedura di affidamento dell'incarico di preparazione dei test di ammissione sia degli aspetti organizzativi e logistici relativi all'espletamenti delle prove. Urgente, inoltre, meglio contestualizzare il programma di studio a cui possano fare riferimento i candidati, in atto estremamente dispersivo. Su tali aspetti, oltre che su ogni possibile proposta migliorativa del concorso nazionale, il S.I.G.M. sta raccogliendo le segnalazioni ed i contributi da parte degli aspiranti specializzandi e chiede la disponibilità del MIUR ad avviare un confronto immediato.
I Giovani Medici (S.I.G.M.) ringraziano il MIUR in tutte le sue componenti, dal Ministro Sen. Prof.ssa Giannini al suo staff, ed in particolare la Direzione Generale per l'Università, nonchè gli Uffici preposti all'organizzazione del concorso, per avere reso possibile tale traguardo, fino a qualche anno fa inimmaginabile. Restano alcuni nodi da sciogliere, ma si confida in concrete possibilità di miglioramento delle procedure di selezione attraverso uno sforzo congiunto tra Istituzioni e portatori di interesse.
Ringraziano parimenti il Ministro della Salute per avere dato sostegno da subito al S.I.G.M. nello sforzo finalizzato al reperimento delle risorse aggiuntive da destinare ai contratti di formazione e per avere fatto desistere la propria amministrazione dall'attingere al capitolo di spesa dei contratti dei medici per assolvere agli obblighi di ottemperare alla sentenza del Consiglio di Stato per finanziare borse di studio per gli aspiranti specializzandi non medici, in ciò facilitato dalla strenua difesa da parte del MIUR della dotazione finanziaria pari a 5000 contratti a finanziamento statale. Scongiurata la "lotta tra giovani generazioni" di professionisti della sanità, spetterà al MEF reperire a breve le giuste risorse per gli aspiranti specializzandi non medici.
Un ulteriore ringraziamento, sentito e dovuto, i Giovani Medici (S.I.G.M.) lo riservano a chi ha dato avvio e consistenza a tale riforma, dimostrando che il cambiamento è possibile anche in ambiti in cui ha prevalso da sempre un atteggiamento di resistenza all'innovazione. Grazie, dunque, all'Ex Ministro, On. Prof.ssa Maria Chiara Carrozza ed a tutti quei Parlamentari (Crimì, Calabrò, Binetti, Gigli, Lenzi, D'Uva e tanti altri) i quali, in maniera bipartisan, hanno avuto il merito di sostenere l'adozione del concorso nazionale in sede legislativa, ponendolo al sicuro da ripensamenti. Grazie anche al Presidente ed ai componenti della Commissione Ministeriale, ai cui lavori i Giovani Medici (S.I.G.M.) hanno contribuito, che hanno esitato il testo del nuovo Regolamento concernente le modalità di selezione per l’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
L'ultimo ringraziamento, infine, va a tutti i colleghi aspiranti specializzandi, per avere creduto e portato avanti assieme ai Giovani Medici (S.I.G.M.) ed alle altre associazioni di categoria una battaglia di civiltà e per aver rinunciato, ciascuno, ad un un possibile vantaggio personale o di parte a beneficio dell'interesse del sistema.